Tipologia: Percorso ciclo-pedonale
Luogo: Peschiera del Garda (IT)
Committente: Comune di Peschiera del Garda
Anno: 2019
Stato: Progetto
L’idea del mio progetto, partendo dalle richieste che sono state fatte e dalle necessità delle tre aree, è stata quella di creare due percorsi, uno ciclabile e uno pedonale, che integrassero spazi verdi, punti di aggregazione e di incontro, zone per praticare sport all’aperto, aree gioco per i bambini, aree per cani, elementi di accesso al lago.
I due percorsi hanno caratteristiche e conformazioni diverse perché sono utilizzati per funzioni differenti: il primo è utilizzato dai ciclisti che hanno l’esigenza di avere uno scorrimento veloce, pulito, lineare e hanno quindi bisogno di un tragitto rettilineo e una pavimentazione liscia e uniforme; il secondo è utilizzato dai pedoni che non hanno esigenze particolari – se non quella di passeggiare con tranquillità, chiacchierare, godersi il panorama, soffermarsi, fermarsi a parlare – quindi la traiettoria è più sinuosa e la pavimentazione caratterizzata da moduli che scandiscono il percorso e gli danno un ritmo regolare. Tali moduli hanno proprio la funzione di dare ritmo, regolarità, armonia al percorso e dare quindi sicurezza, tranquillità, pace al pedone; essi, scandendo il tempo, danno anche l’opportunità di soffermarsi di più, alzare lo sguardo ed ammirare il paesaggio circostante. Al contrario il ciclista, che generalmente utilizza il percorso per praticare sport, non ha bisogno di soffermarsi.
Seguendo lo stesso principio di “stasi”/movimento, scorrimento lento/scorrimento veloce, anche la larghezza e la materialità dei due percorsi sono differenti. Il primo ha una larghezza costante, dato che l’andatura del ciclista è costante; il secondo ha una larghezza variabile – si allarga nei punti più panoramici, creando dei terrazzamenti che si espandono verso il lago, e si restringe negli altri – dato che l’andatura del pedone è meno costante. Inoltre il ciclabile ha una pavimentazione liscia composta da un conglomerato ecologico, il pedonale ha una pavimentazione composta da lastre di cemento rinforzato resistenti alle intemperie e all’umidità. Sono proprio le fughe che si creano tra la posa di una lastra e l’altra che danno ritmo e regolarità al percorso.
I due percorsi si avvicinano solo fino a toccarsi ma non si intersecano mai per evitare che ciclisti e pedoni si intralcino. Dall’avvicinamento e allontanamento dei due si generano spazi a forma di mezzaluna che fungono da aree verdi, punti di aggregazione e di incontro, zone per praticare sport all’aperto, aree per rilassarsi e stare a contatto con l’acqua, aree verdi attrezzate per i bambini, aree per cani.
Le aree verdi sono semplicemente prati liberi abbelliti da macchie di fiori colorati su cui le persone possono sdraiarsi, rilassarsi, incontrarsi, parlare, condividere un pasto insieme, leggere, ammirare il panorama, ecc. Sono spazi liberi accessibili a tutti. Vi sono poi aree verdi dedicate in modo specifico ai bambini, con tutti i giochi loro necessari, o ai cani, con i servizi di cui hanno bisogno. Le zone per praticare sport si presentano sotto forma di mezzelune, per riprendere quelle che si formano dall’intersezione dei percorsi, e sono pavimentate per far sì che gli attrezzi su di esse collocate abbiano maggiore stabilità e per facilitare l’allenamento.
Oltre ai punti di aggregazione e incontro citati in precedenza se ne aggiunge uno fondamentale ed emblematico del progetto: la rete. È un elemento sospeso sull’acqua ed è pensata per essere un punto di ritrovo, svago, divertimento, relax. L’accesso al lago e la risalita sul camminamento sono garantiti da semplici scalette.
L’illuminazione sarà data da apparecchi carrabili posti ai lati dei percorsi e, dato che questi elementi riescono a fornire soltanto una luce di cortesia, sarà incrementata da appositi lampioni. Essi aumenteranno in prossimità dei punti di aggregazione e delle aree verdi. Vi saranno inoltre dei faretti ai piedi dei pini marittimi.
Proprio riguardo a questi ultimi ho individuato due soluzioni per la risoluzione della problematica legata al danneggiamento della pavimentazione a causa delle loro radici. Sono due tecniche molto simili però le ho proposte entrambe in modo che si abbia la possibilità di scegliere in base alle esigenze e alla disponibilità. Tutte e due, comunque, sono studiate per il ripristino di situazioni esistenti, non è previsto nessun tipo di abbattimento degli alberi. Sarebbe un vero peccato uccidere tutti, o parte, di quei bellissimi pini marittimi che sono un simbolo della città e abbelliscono il paesaggio. Essi caratterizzano le località di mare e di lago, senza di loro non avrebbero lo stesso fascino. Perciò, dato che oggi vi sono delle soluzioni per risolvere la problematica, non avrebbe senso decidere di abbatterli. Le due soluzioni sono state descritte nel dettaglio nell’apposita scheda tipologica; l’unica differenza tra le due è che una prevede una fondazione in calcestruzzo, l’altra no.
Nei tratti in cui bisogna compiere questa operazione sarà necessario asportare in parte la pavimentazione esistente, perciò, dato che non è in ottime condizioni, ho deciso di riconvertirla e sostituirla con le lastre in cemento rinforzato utilizzate per il percorso pedonale, in modo da uguagliarla a quest’ultimo e rendere il progetto uniforme. I lungolaghi esistenti quindi saranno opportunamente riqualificati nel rispetto dell’esistente e dell’aspetto sotto il quale si presentano al giorno d’oggi.
I filari di alberi, com’è già oggi nei lungolaghi Mazzini e Garibaldi, si trovano tra il camminamento e la strada carrabile. Lo stesso sistema sarà utilizzato per il Lungomincio: gli alberi si troveranno tra il percorso e la carreggiata in modo da schermare.
Il progetto, infine, ha la funzione di creare un’efficiente rete di collegamento ciclo-pedonale per la città di Peschiera, infatti permette di spostarsi liberamente da Lungolago Mazzini, al centro storico, a Lungolago Garibaldi, al Lungomincio e la sua pista ciclabile.
Nei tratti in cui c’è poco spazio, ad esempio nell’attraversamento del centro storico e della fortezza, i due percorsi – ciclabile e pedonale – si uniscono. In questi casi la pavimentazione cambia di modo che entrambi gli utenti – ciclisti e pedoni – si accorgano di non essere più su vie dedicate esclusivamente a loro e sono quindi invitati a prestare attenzione.
In generale, comunque, l’idea di questo percorso è che, essendo un modulo, possa essere riproducibile in qualsiasi luogo e situazione; quindi, se un giorno si vorrà proseguire uno di questi camminamenti in modo uniforme o se si vorrà riqualificare qualche altra zona, si potrà fare.
Qui di seguito presenterò più nel dettaglio ciascuna singola area di intervento con le sue caratteristiche.